AZIENDE E PRODOTTI

L’audit aziendale ha evidenziato che il 29% delle vacche da latte analizzate in Italia è affetto da chetosi subclinica (nascosta)

Nel corso di un recente audit condotto in mandrie da latte in Italia è emerso che il 29% delle vacche
nel periodo post parto risultano affette da chetosi subclinica o "nascosta". Oltre ad una maggior
probabilità di sviluppare chetosi clinica, questi animali sono soggetti a maggior rischio di disordini
metabolici, riproduttivi e sanitari, come ipocalcemia post parto, ritenzione placentare e dislocazione
dell'abomaso .I risultati sono stati estratti da un audit paneuropeo commissionato da Elanco Animal Health, che
ha avuto lo scopo di fornire un quadro della prevalenza della chetosi in Europa, analizzando inoltre
le conseguenze su salute e prestazioni produttive e riproduttive degli animali.

Tra il mese di luglio 2011 e gennaio 2012, sono state sottoposte al test 2.489 vacche di 74 mandrie
in cinque stati europei: Germania, Italia, Francia, Regno Unito e Paesi Bassi. La chetosi è stata individuata
misurando i livelli di beta-idrossibutirrato (BHBA) nel latte delle vacche che avevano
partorito nei 7-21 giorni precedenti, utilizzando lo strumento diagnostico Keto-Test TM. Quando i
livelli di BHBA nel latte superavano 100μmol/l veniva confermata la diagnosi positiva di chetosi.

Nel corso dell'audit aziendale in Italia, sono state sottoposte al test 485 vacche di 14 mandrie da
latte. La prevalenza della chetosi nascosta ha registrato una media pari al 29%, con livelli che nelle
singole mandrie variavano tra lo 0% e il 46%.

Il consulente tecnico di Elanco, Dr.ssa Francesca Archilei spiega: "La chetosi si presenta nelle
vacche che hanno un scarsa risposta adattativa alla condizione di bilancio energetico negativo. Se
il tasso di mobilizzazione del grasso è troppo elevato e il fegato della vacca non riesce ad ossidarlo
in energia, i chetoni come il BHBA si accumulano nel sangue. Quando i livelli di BHBA nel sangue
sono superiori a 1000-1400μmol/l si diagnostica la chetosi subclinica”.

"Le conseguenze della chetosi subclinica o "nascosta" su salute e prestazioni degli animali sono
piuttosto varie. Le vacche incluse nello studio sono state valutate nei primi 35 giorni di lattazione
per monitorare i casi di altre patologie cliniche concomitanti ad elevati livelli di corpi chetonici,
oltre all’eventuale comparsa di chetosi clinica”.

L’audit europeo ha riscontrato che le vacche risultate positive a Keto-Test™ avevano maggiore
probabilità di sviluppare altre patologie. In particolare si è riscontrato un rischio maggiore di 1,7
volte per parto distocico; 2,2 volte per ritenzione placentare; 1,8 volte per ipocalcemia post parto;
4,5 volte per disturbi digestivi; 2,3 volte per mastite; 2,7 volte per dislocazione dell'abomaso; 11,5
volte per chetosi clinica, rilevando inoltre anche una leggera ma significativa tendenza a una maggiore
predisposizione alla metrite.

La Dr.ssa Francesca Archilei aggiunge: "La chetosi clinica è stata diagnosticata nell'1% delle vacche
analizzate. Tale dato è in linea con i dati pubblicati in letteratura ed evidenzia il fatto che,
mentre i casi di chetosi clinica risultano rari (rappresentando solo la
punta dell'iceberg) un numero molto maggiore di animali presenta
livelli subclinici di chetosi. Tali episodi possono evolvere in chetosi
clinica e/o in altre patologie, come dimostrato dall'indagine stessa."
"Si consiglia di effettuare il monitoraggio della chetosi nella mandria
con regolarità: tale pratica segnala precocemente il rischio di chetosi
subclinica e di patologie ad essa correlate.
Nelle mandrie in cui oltre il 25% delle vacche risultino positive con
Keto-Test™, dovrebbero essere consultati il veterinario ed il
nutrizionista per riconsiderare la gestione e l’alimentazione del periodo
di transizione”.

“Grazie a Keto-Test™ di Elanco, gli allevatori possono operare in
maniera più proattiva proteggendo le proprie mandrie dall'impatto
nocivo della chetosi,” conclude la Dr.ssa Francesca Archilei.

Elanco® e Keto-Test™ sono marchi commerciali di proprietà o concessi in licenza da Eli Lilly
and Company, sue consociate o affiliate.

Elanco è un'azienda globale orientata all'innovazione che sviluppa e commercializza prodotti per
migliorare la salute degli animali e la produzione degli alimenti di origine animale in oltre 75 paesi.
Elanco dispone di oltre 2.300 dipendenti in tutto il mondo, con sedi in oltre 40 paesi, ed è una
divisione della Eli Lilly and Company, importante società farmaceutica globale. Per maggiori informazioni
su Elanco, visita il sito www.elanco.com.

Per maggiori informazioni: Elanco Animal Health Italia,
Dr.ssa Francesca Archilei, Consulente Tecnico per i Ruminanti,
e-mail: archilei_francesca@elanco.com, tel. +39 055 4257031
Oppure: Dr. Mario Vecchi, Business Unit Manager Ruminants,
e-mail archilei_francesca@elanco.com, tel +39 055 4257031

Oppure: Dr. Mario Vecchi, Business Unit Manager Ruminants,
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L’audit aziendale ha evidenziato che il 29% delle vacche da latte analizzate in Italia è affetto da chetosi subclinica (nascosta) - Ultima modifica: 2013-03-28T14:02:16+01:00 da IZ Informatore Zootecnico

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