Il primo facilitatore della messa in asciutta

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Effetto visibile: bovina trattata con cabergolina, 24 ore dopo la messa in asciutta.
Da CEVA - L’impiego della cabergolina per sopprime la produzione della prolattina

Il periodo dell’asciutta è un momento importante nel ciclo produttivo delle bovine da latte. Durante questa fase, oltre alla salute della mammella, devono essere presi in considerazione altri punti critici quali, gli aspetti gestionali e quelli relativi al benessere animale.

La produzione lattea è stimolata dalla prolattina, che è secreta dalle cellule lattotrope della ghiandola pituitaria a livello cerebrale. Al momento della messa in asciutta, la prolattina continua a essere temporaneamente secreta e il latte si accumula, inducendo ingorgo mammario. Ciò aumenta la pressione endomammaria e il dolore a livello della mammella e aumenta anche il rischio di incorrere nelle perdite di latte (milk leakage).

La presenza del latte, e il conseguente aumento della pressione endomammaria, sono una buona opportunità per i batteri, di indurre nuove infezioni intramammarie (Imi).

La messa in asciutta, che prevede la graduale riduzione della produzione lattea, mediante interventi di tipo nutrizionale, ha aspetti positivi per quanto riguarda la salute della mammella, ma può avere un impatto negativo sulla produttività (minor latte consegnato durante la fase di riduzione della produzione prima della messa in asciutta), sulla gestione e sul benessere animale. La messa in asciutta drastica è l’opzione migliore per quanto riguarda la gestione e la produttività, ma ha effetti negativi sul benessere e sulla salute della mammella. Quindi sarebbe opportuno disporre di un metodo semplice ed efficace per procedere alla messa in asciutta in modo drastico, senza dover procedere alla restrizione della razione o alla riduzione della frequenza delle mungiture e senza conseguenze negative per quanto riguarda il benessere animale (meno dolore correlato all’ingorgo mammario) e per la salute della mammella (minori perdite di latte e minor rischio d’infezioni intramammarie).

Ceva, ha recentemente ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio a livello europeo del primo “facilitatore” della messa in asciutta

Grazie alla cabergolina, che agisce a livello ipotalamico, che sopprime la produzione della prolattina da parte della ghiandola pituitaria, è possibile ridurre in modo significativo la produzione lattea alla messa in asciutta.

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Oltre a consentire una messa in asciutta drastica, questa sostanza - somministrata per via intramuscolare immediatamente dopo l’ultima mungitura – è in grado di:

- ridurre del 81% l’incidenza del milk lealage;

- ridurre la pressione intramammaria del 59%, l’ingorgo mammario del 49% e il dolore del 86%;

- ridurre del 21% il rischio di contrarre nuove infezioni intramammarie durante l’asciutta;

- aumentare di 2 ore e 21 minuti il tempo che le bovine trascorrono sdraiate nel giorno successivo alla messa in asciutta.

Per ulteriori informazioni visitare il sito internet www.dryyourbest.com o contattare Ceva a questi recapiti: 0396559469, marketing.italy@ceva.com

 

L’articolo è pubblicato su Informatore Zootecnico n. 10/2016

L’edicola di Informatore Zootecnico

Il primo facilitatore della messa in asciutta - Ultima modifica: 2016-06-03T08:40:20+02:00 da Barbara Gamberini

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